Massimiliano,
oggi ti scriviamo per darti una bella notizia: l'impiccagione di Reyhaneh Jabbari, la ragazza iraniana per cui hai firmato l'appello, è stata sospesa.
Non è chiaro in base a quale provvedimento sia stata decisa la sospensione e per quanto tempo varrà, ma ora Reyhaneh Jabbari è viva.
In poche ore, oltre 5000 persone come te, solo in Italia, hanno chiesto che Reyhaneh Jabbari non fosse messa a morte. E questa pressione ha funzionato, ha contribuito a evitare che l'esecuzione avesse luogo.
Da quando abbiamo iniziato la nostra campagna contro la pena di morte, nel 1977, i paesi che non l'applicavano erano 16; oggi sono 140.
La strada verso l'abolizione è spianata, ma abbiamo bisogno di persone come te perché il mondo sia finalmente libero da questa pena crudele, disumana e degradante.
Oggi è la Giornata mondiale contro la pena di morte.
Sostieni Amnesty International in questa battaglia
e per la difesa dei diritti umani di tutti nel mondo.