La strategia del torchio: Paolo Manuzio e la Stamperia papale di Pio IV (1561)
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L'incontro esplorerà un momento cruciale nella storia dell'editoria italiana e della Controriforma: il 2 maggio 1561. In quella data, Paolo Manuzio, figlio del celebre Aldo e erede della più prestigiosa officina tipografica veneziana, siglò un accordo con la Reverenda Camera Apostolica.
Attraverso l'analisi del contratto e delle dinamiche di corte, Paolo Sachet illustrerà come papa Pio IV chiamò Manuzio a Roma con un obiettivo ambizioso: creare una tipografia "privilegiata" al servizio della Santa Sede.
Si discuterà di come questa impresa dovesse rappresentare, almeno nelle intenzioni, un pilastro della strategia culturale della Chiesa post-tridentina, volta a produrre edizioni impeccabili dei Padri della Chiesa e dei documenti conciliari, trasformando il libro in uno strumento di ortodossia, evangelizzazione e prestigio globale. Verranno analizzate le sfide, i privilegi concessi e le difficoltà di adattamento di un editore veneziano, presto schiacciato dalla farraginosa macchina burocratica curiale e dalla convivenza forzata con i magistrati del Popolo Romano.
Biografia dell'ospite:
Paolo Sachet uno storico del libro e della cultura della prima età moderna, con particolare attenzione al rapporto tra stampa, religione e censura nel XVI secolo. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso il Warburg Institute nel 2015, ha lavorato presso l'Università della Svizzera Italiana, l'Università degli Studi di Milano e l'Università di Ginevra, con soggiorni di ricerca come studioso invitato negli atenei di Princeton, Basilea e Harvard. È stato Ambition Fellow presso l'Institut d'histoire de la Réformation di Ginevra, dove ha guidato un progetto di ricerca quadriennale sull'eredità patristica greca in Europa.
Attualmente svolge attività di ricerca alla Sapienza Università di Roma. È autore di numerosi saggi sulla storia intellettuale del Cinquecento e del volume monografico Publishing for the Popes: The Roman Curia and the Use of Printing (1527–1555), Brill, 2020, opera fondamentale per comprendere le politiche editoriali della Curia romana tra il Sacco di Roma e la seconda fase del Concilio di Trento. Curatore di diversi volumi collettanei e di mostre bibliografiche, è inoltre fondatore e condirettore con Anthony Grafton della collana di Brill Receptio Patristica, dedicata alla fortuna dei Padri della Chiesa e delle loro opere dall'Antichità ai giorni nostri.
