Habitat digitale: le consultazioni online stanno cambiando la democrazia


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Habitat digitale: le consultazioni online stanno cambiando la democrazia in democrazia deliberativa
Da un articolo(Internet ha cambiato la democrazia. La vecchia politica fa male a resistere) del 25 Febbraio, Sebastiano Maffettone ci dice e ci fa capire quanto le consultazioni online costituiranno la vera e propria democrazia del futuro. E, anche, sull'esempio del funzionamento della piattaforma del M5S, come Yochai Benkler studi la “ricchezza della rete” analizzando i mutamenti nell'Ecologia Istituzionale( termine di Y. B.) all'interno di una società liberal-democratica. Perché la rete potrebbe essere, e lo è già nel nostro caso, e così è stata vista sin dall'inizio, la speranza di una vera democrazia. Ed in effetti, a parte le ineludibili e primarie critiche, che le sono state poste, e che debbono essere ricondotte ad una logica superficiale, molti studiosi informatici sono in elaborazione di una realtà, che nemmeno potevano pensare si avverasse: prospettive di costruzione di habitat digitali al fine della partecipazione diffusa dei cittadini alla res pubblica. La studiosa informatica Fiorella De Cindio propone un habitat digitale in questo senso, già sperimentato in alcune campagne elettorali, prevedendo, l’articolo la chiama “architettura di sistema”, la partecipazione attiva di tutti agli eventi politici(penso io leggi, decreti referendum etc.) sia teorici della politica(linee guida politiche specifiche dei partiti o movimenti intendo io). Questa architettura di sistema viene chiama DEMOCRAZIA DELIBERATIVA. Questo progetto, che è poi in sintesi quello che sta facendo Giovanni Scafuro qui e mal apprezzato da altre parti, si comporrebbe di un set di “scienziati sociali”(come gruppo esterno alla rete) in cooperazione con gruppi online; ai primi “ ….tocca concettualizzare l’identità degli utenti, le loro motivazioni, il senso della partecipazione politica, la maniera in cui il pubblico vede la comunità, le possibilità degli individui di accedere alle procedure online e così via. ” E ciò al fine di far emergere in modo progressivo sia gli interessi pre-politici che il loro rapporto con l’offerta politica del momento.
Ai secondi tocca “… votare volta per volta sui dilemmi politici senza vincoli di lealtà politica precedente e senza coerenza tra una votazione e un'altra. Oppure, più moderatamente, si può ritenere che le forze politiche tradizionali abbiano bisogno di un iniezione di fiducia per essere rivitalizzate….”
Perché si può pensare che la rappresentanza, così come oggi noi la intendiamo( e con ciò si intende anche banchetti e roba varia), sia definitivamente morta . “.…. "....Comunque la si pensi, la ricerca di nuovi spazi di democrazia deliberativa-tra cui quelli in rete sembra essere una necessità e non un lusso in momenti di crisi politica.….”
Ora tenendo conto di ciò e di quanto accaduto a noi circa le espulsioni, oltre a discuterne e riflettere pacatamente anche qui, si potrebbe azzardare(e chiedendo l’aiuto a Giovanni) di provare a creare un sistema che ci consenta un’operazione che simuli e colga, con descrittori, come poter valutare l’operato di un nostro politico e se in condizione, pure da stabilire, di espulsione.
Le fonti di discussione: 1) le consultazioni online, il futuro della democrazia deliberativa o diretta; 2) Istituzione di un osservatorio circa le dinamiche per “come” valutare e votare via web; 3) Riflessioni circa gli adempimenti dei portavoce e degli utenti online

Habitat digitale: le consultazioni online stanno cambiando la democrazia