Parliamo di Metro C, Tratta T3: costi/benefici, V.I.A.,Tutela dei Beni Culturali


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La LEGGE 11 novembre 2014, n. 164 ha convertito in legge, con modificazioni il decreto-legge 12 settembre 2014,
n. 133, Art. 3: “Ulteriori disposizioni urgenti per lo sblocco di opere indifferibili urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia”, comma 2. Con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quanto alle opere di cui alle lettere a) e b), nonchè entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, quanto alle opere di cui alla lettera c), sono finanziati, a valere sulle risorse di cui ai commi 1 e 1-bis: lettera a) i seguenti interventi ai sensi degli art. 18 e 25 del decreto-legge N. 69 del 2013, cantierabili entro il 31 dicembre 2014: ...Tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C di Roma.
Il dl Milleororoghe ha disposto una proroga per il rifinanziamento con l’apertura dei cantieri al 28 febbraio 2015.
A pag. 26 dell’”ALLEGATO AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2015” si legge:
...”A Roma, la linea C rappresenta l’infrastruttura di trasporto pubblico di interconnessione tra la zona est della città (Casilina), il centro storico, e la zona Nord-ovest (Cassia). Attualmente è in esercizio la tratta tra il comune di Montecompatri e Centocelle. Il prossimo prolungamento fino alla stazione di San Giovanni e il completamento della prima parte della linea fino a Fori Imperiali renderanno possibile l’interconnessione a maglia delle tre reti metropolitane romane nelle stazioni di San Giovanni e Colosseo. L’estensione totale della linea da Montecompa- tri a Fori Imperiale è di circa 24,5 km. Nella configurazione finale con sviluppo fino alla Cassia è prevista una domanda di trasporto 20.000 /passeggeri/direzione nell’ora di punta.
A pag. 45 si legge: “D.L. 133/2014: sono stati pubblicati 64 bandi per 184,44 M€, pari al 61% del finanziamento assentito.”
A pag. 45 si legge: ...“la Legge n. 190/14 (Legge di stabilità 2015) prevede che entro il 30 aprile 2015 il CIPE, con propria delibera, dispone una ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tematiche nazionali (precedentemente individuate entro il 31 marzo 2015). Entro la medesima data, con DPCM, su pro-posta dell’Autorità politica per la coesione, è istituita una Cabina di regia composta da rappresentanti delle amministra- zioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, incaricata di definire specifici piani operativi per ciascuna area tematica nazionale, con l'indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento, con relativa stima finanziaria, dei soggetti attuatori a livello nazionale e regionale e deitempi di attuazione.”...
Nella Tabella: OPERE PRIORITARIE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE si legge: “Roma metropolitana, linea C – Costo 2.665 – Disponibilità 2.315 – Fabbisogno triennio: 280 – Stato: In realizzazione/esercizio – Data: 31/12/2021 - % avanzamento: 40,41- RILEVANZA STRATEGICA: Sblocca Italia.
Il dl n. 133/14 è datato 11 settembre 2014 e la l. n. 164/14 è datata 11 novembre 2014, solo 2 giorni dopo l’apertura della Tratta Montecompatri-Parco di Centocelle, quando ancora non si avevano i dati certi della frequentazione dei passeggeri sulla Linea C in quella Tratta…
Il costo dell'investimento per il “Tracciato fondamentale” della linea C è aumentato nel tempo dal valore iniziale di 3.047 milioni a 3.739 milioni di euro.
Nel contenzioso tra le società “Roma Metropolitane” e “Metro C”, questa ha chiesto 230 milioni di euro, per maggiori costi legati a manodopera, attrezzature, progettazione, sicurezza, assicurazioni e altre voci. E anche qui le varianti sono servite ad incrementare i costi. La questione si è chiusa con un lodo parziale nel 2012 e il riconoscimento a Metro C di 18,8 milioni in attuazione del lodo e di 46,5 milioni come oneri di funzione. Oneri che, però, secondo l'Anac, rientravano già nel contratto iniziale di affidamento. Quel lodo è passato in giudicato: Roma Metropolitane ha rinunciato ad impugnarlo. Secondo l'Anticorruzione, aveva le carte in regola per farlo e avrebbe dovuto farlo. Ora della questione si occuperà la Corte dei Conti.
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